Lavori quali manutenzioni, pulizie, riparazioni e ispezioni effettuati in ambienti o spazi confinati con scarsa ventilazione ed areazione, presenza di atmosfere pericolose o nocive continuano ad essere la causa di infortuni molto gravi o mortali, spesso a grappolo per il coinvolgimento anche dei soccorritori.
Con il termine “ambiente o spazio confinato” si intende in genere un luogo/ambiente circoscritto parzialmente o totalmente chiuso, con accessi ridotti e limitata areazione, presenza di atmosfere o sostanze nocive, pericolose, infiammabili o esplosive quali polveri, vapori, gas…
I gravi rischi sono l’asfissia, l’anossia, l’intossicazione, il soffocamento, l’incendio, l’esplosione, ma anche cadute, urti od annegamenti per perdita di coscienza.
Molti luoghi di lavoro possono avere la presenza di ambienti confinati in superficie o sottosuolo, che a causa della loro natura prevedono un rischio specifico; tra questi si possono annoverare: cisterne interrate o fuori terra, grandi recipienti, botti, serbatoi di stoccaggio, silos, fosse biologiche, fognature, cunicoli, condotte sotterranee, pozzi di ascensori o montacarichi, celle di frigorifere, camere di combustione. Anche luoghi aperti o contenitori con aperture in alto come vasche, depuratori, bacini, fosse, pozzi, trincee, scavi, pozzetti d’ispezione oppure addirittura sottotetti o controsoffittature possono essere altrettanto pericolosi per presenza di agenti chimici più pesanti o leggeri dell’aria.
Possono aumentare notevolmente il rischio dello spazio confinato alcuni fattori, quali spazi angusti, operazioni da eseguire in posizioni scomode, ristagno, ventilazione assente o eccessiva, microclima, illuminazione insufficiente, rumore, lavoro isolato, comunicazioni difficoltose, stress, presenza di vapori e polveri, utilizzo di prodotti chimici.
In materia di ambienti sospetti di inquinamento e spazi confinati sono state emanati in particolare il D. Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) che all’articolo 66 (Lavori in ambienti sospetti di inquinamento) e all’articolo 121 (Presenza di gas negli scavi), nonché nell’Allegato IV punto 3 (Requisiti dei luoghi di lavoro - Vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, recipienti, silos) affronta specificamente la materia spazi confinati, anche con precise sanzioni penali.
Successivamente è stato promulgato con il D.P.R. 177/2011, il Regolamento per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, applicabile anche a chi svolge questi lavori solo con risorse interne all’azienda.
Vari enti quali Inail, Ispesl, lo Stesso Ministero del Lavoro hanno nel tempo pubblicato sul tema AMBIENTI E SPAZI CONFINATI varie linee guida, manuali operativi, guide.
Nonostante tutto questo purtroppo si sono ancora verificati episodi mortali in ambienti confinati.
Da segnare dunque l’orientamento comune degli Enti competenti: “Tenuto conto della possibile presenza di diversi pericoli per la salute e la sicurezza degli operatori, laddove possibile, è sempre necessario evitare l’ingresso negli ambienti o spazi confinati, ed è opportuno verificare se i lavori al loro interno possano essere svolti in altro modo, ad esempio operando dall’esterno utilizzando dispositivi automatizzati, teleguidati, telecamere, e tenendo comunque conto dello stato dell’arte e dello sviluppo tecnologico".
Proprio per rispondere a queste direttive e problematiche è nata la Lavasebatoi automatica mobile La Semplice prodotta dalla Gamba srl: una soluzione innovativa, sicura e molto efficace per pulizia dell’interno di serbatoi e vasche di qualsiasi tipologia e materiale (vetroresina, cemento, metallo...), nata per il settore enologico, ma adatta anche per altri contenitori del settore alimentare.
Grazie alla sua testina rotante su due assi (rispettivamente 170° e 360°) dotata di un getto ad altissima pressione è in grado di lavare perfettamente e a fondo tutta la superficie di ogni serbatoio, cisterna o vasca, grazie a una serie di programmi automatici dedicati di lavaggio.
Una pulizia effettuata in piena sicurezza senza che personale debba introdursi in spazi confinati per effettuare il lavaggio manuale, rimanendo in ambienti ristretti umidi, con vapori chimici.
Nessun altro dovrà vigilare all'esterno della vasca per fornire assistenza, vigilare o prestare aiuto a chi è impegnato nel lavaggio: basta introdurre la sola lancia della LAVASERBATOI LA SEMPLICE all'interno del serbatoio da pulire; successivamente questa verrà ancorata ad una chiusura stagna su misura del vostro contenitore e, dopo la scelta del programma di lavaggio desiderato, in piena autonomia senza essere presidiata la LAVASERBATOI LA SEMPLICE compirà in 20 minuti il ciclo di pulizia.
Clicca qui per maggiori info, immagini e video sul funzionamento della LAVASERBATOI LA SEMPLICE
**************************
Alcuni materiali gratuiti sulla sicurezza negli ambienti e spazi confinati:
- D. Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) – aggiornato a settembre 2105
- D.P.R. 177/2011 (Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati)
- INAIL - Manuale illustrato per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi dell’art. 3, comma 3, del DPR 177/2011 – anno 2013
- INAIL - Norme di Norme di sicurezza per lavorare negli spazi confinati
- ISPESL - GUIDA OPERATIVA Rischi specifici nell’accesso a silos, vasche e fosse biologiche, collettori fognari, depuratori e serbatoi utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di sostanze pericolose - Art. 66 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81: “Lavori in ambienti sospetti di inquinamento” – anno 2008
- INAIL - LINEE DI INDIRIZZO SGSL-AR per l'implementazione dei sistemi di gestione per la salute e la sicurezza nelle imprese a rete: Allegato 3 - Gestione del rischio di infortuni legati agli ambienti confinati
- INAIL - LINEE DI INDIRIZZO SGSL-AR per l'implementazione dei sistemi di gestione per la salute e la sicurezza nelle imprese a rete - settembre 2015i